Un tema importante, attuale. Una scommessa che mette al centro la salute dell’animale e del nostro consumatore con una forte componente sociale. 

Nei nostri allevamenti usiamo gli antibiotici in modo responsabile. Cosa vuol dire?
Che non somministriamo più antibiotici ai suini a partire dal 49° giorno di vita, come l’Organizzazione Mondiale della Sanità indica (link) per prevenire i pericoli derivanti da un eccessivo utilizzo di antibiotici negli allevamenti animali. La filiera "antibiotic free" inoltre è certificata Kiwa (Norma DT35 ALI 01894).

La nostra scelta ha due significati: il primo diretto, in quanto garantisce in modo assoluto il consumatore dell’assenza di residui di antibiotici nella carne; il secondo indiretto ed etico, di grande importanza, in quanto impedisce il diffondersi di batteri resistenti agli antibiotici. 

E’ una scelta importante che necessita di controlli costanti e richiede maggiori investimenti nell’ambito della struttura che ospita gli animali che deve rimanere salubre e non affollata. Produrre meno per produrre meglio. Questo è il nostro motto perché la cura che diamo ai nostri animali si trasformerà in cura e qualità per i nostri consumatori.